
Siamo abituati a pensare all'autore di L'Alchimista, Undici minuti, lo Zahir etc. come ad un uomo spirituale, misterioso, mistico. È senz'altro vero ma il ritratto che Fernando Morais fa di Paulo Coelho nella sua biografia è quello di un Mick Jagger della letteratura. Lo scrittore, infatti, prima di essere conosciuto in tutto il mondo per le sue opere è stato in manicomio dove ha subito l'elettroshock, ha fatto uso di droghe durante il suo periodo hippie, ha avuto contatti con il satanismo ed è stato arrestato sotto la dittatura brasiliana. Insomma, ha sviluppato la sua saggezza attraverso un percorso di esperienze estreme.
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